Nicola Fazzini |
Il festival
prevede, come sua prima edizione, un unico giorno in cui si
concentreranno tre concerti.
Il 23 Luglio
2016, infatti, le strade di Caramanico Terme (PE) si coloreranno
grazie ai suoni del jazz.
Da Corso
Gaetano Berardi nel tardo pomeriggio fino alla sera con il concerto
principale a S.M. Maggiore alle ore 21.00, il paese con il suo
bellissimo scenario ai confini del parco della Maiella avrà il
piacere di ospitare artisti provenienti da tutta Italia.
Daniele Tenaglia |
Ore 18.00 su
C.so Gaetano Bernardi la bravissima Raquel Silva Joly con il suo trio
di bosa nova (Raquel Silva Joly voce/chitarra, Daniele Bragaglia
chitarra, Fiammetta D’Arienzo voce) eseguirà un bellissimo
repertorio di brani tratti dai più bei pezzi della tradizione
brasiliana.
A seguire,
dall’altro lato dell’ingresso del paese dello stesso corso
Berardi, ma in posizione opposta, il Daniele Tenaglia duo (Daniele
Tenaglia tromba, Fabiano Di Dio piano) un gruppo locale di giovani
promettenti che propongono un repertorio di brani Evergreen
rivisitati in modo del tutto moderno ed originale.
Per
concludere nel bellissimo scenario del Sagrato S.M. Maggiore, alle
ore 21.00 NICOLA FAZZINI – CROSSQUARTET (Nicola Fazzini (sax alto)
, Stefano Coppari chitarra elettrica, Amin Zarrinchang contrabbasso,
Ananda Gari batteria) un progetto che esplora
diverse sonorità jazzistiche, passando dagli standard alle
composizioni originali, ideato e diretto dal sassofonista veneto
Nicola Fazzini.
Raquel Silva Joly |
Una musica
innovativa, coinvolgente e ricercata al tempo stesso, frutto della
ricerca musicale svolta da Fazzini in questi anni che l’ha visto
impegnato sia in diversi progetti d'avanguardia ( XYQuartet, Hyper
Plus e CREI) che in gruppi di jazz tradizionale, collaborando con
alcuni dei più importanti artisti della scena nazionale.
Come si nota
c’è un imprinting nuovo che Il direttore artistico Luigi Blasioli
in collaborazione con l’associazione Culturale RE.TE. e grazie
all’Amministrazione Comunale ha dato e che differenzia moltissimo
questo festival rispetto agli altri.
Di fatti
l’idea del Blasioli è stata quella di dare molto spazio a progetti
innovativi, discografici di band consolidate senza l’utilizzo di
guest star che possano richiamare l’attenzione distogliendo da
quello che è il vero senso di un progetto che nasce e viene
registrato da una band.
Da
evidenziare e non sottovalutare lo spazio che viene dato
ai
giovanissimi emergenti con progetti innovativi in modo da creare
curiosità nei confronti degli artisti futuri.
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