L'orso bruno avvistato da Di Marco ad Abbateggio |
Il più grande mammifero del centro –
sud Italia è sicuramente l'orso bruno marsicano (Ursus arctos
marsicanus) che è una delle specie autoctone dell'Italia e in
particolar modo dell'Abruzzo. Infatti, di questa sottospecie di orso
bruno marsicano (Ursus arctos arctos), sopravvivono nella nostra
regione, secondo le ultime stime, dai 45 agli 85 esemplari di cui
oltre la metà nella subregione della Marsica e nelle aree limitrofe.
Secondo le stime ufficiali ci
sarebbero: circa 50 orsi stabili nell'areale centrale del Parco
Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise; circa 5 esemplari che risiedono nel
Parco Regionale del Sirente – Velino; una decina scarsi nel Parco
Nazionale della Majella e del Morrone; 2 orsi nella Riserva Naturale Guidata Monte Genzana e Alto Gizio e si ha talvolta una presenza occasionale del plantigrado nel Parco
Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga. Altre presenze
sicure dell'animale sono state avvistate nelle aree montuose limitrofe
all'Abruzzo di regioni confinanti come le Marche, il Lazio e il
Molise. Qualcuno sostiene di averlo avvistato anche nell'Appennino
marchigiano nella zona di Pesaro ed Urbino e nell'Appennino Lucano al
confine fra le Province di Salerno e Potenza, ma queste segnalazioni
non avrebbero poi avuto un riscontro certo.
Come si evince da questi dati, l'orso
bruno marsicano è un animale ancora a forte rischio estinzione, un animale che è
dunque protetto dalle leggi dello Stato e tutelato dal Corpo
Forestale. Ma, nonostante ciò non ha subito negli ultimi 45 anni una
sensibile crescita numerica, rispetto ad altre specie protette, come
ad esempio il lupo appennino che ha ripopolato la dorsale montuosa e continua a crescere, a tal punto che non è più a forte rischio di estinzione. Per non parlare poi degli ungulati, come ad esempio Cinghiali, Cervi e Caprioli soprattutto, che sono tornati ad essere in numero elevato in natura.
L'orso bruno marsicano non è cresciuto sensibilmente numericamente sia perché ha una scarsa capacità
riproduttiva, figliando di media una cucciolata (di circa due
esemplari) più o meno ogni quattro anni, sia perché è vulnerabile
alle malattie avendo un corredo cromosomico debole per via del fatto
che sono sempre gli stessi esemplari ad accoppiarsi fra di loro, dato
che il marsicano non va a contatto con nessun'altra specie di urside (ciò causa, ad esempio, mortalità nel primo anno di vita del 50% dei cuccioli di media).
Infine, perché l'orso bruno nostrano è molto schivo e restio ad
avere contatti con l'uomo, in cui vede una minaccia, sia per via del
fatto che non di rado avvengono degli investimenti automobilistici anche mortali di
questo animale, sia a causa del bracconaggio, piaga che ancora si riesce ad
estirpare dai territori dei parchi protetti e dalle aree limitrofe.
Dunque, appare sempre più una rarità,
un avvenimento eccezionale vedere un orso e
quando questo succede, non passa inosservato e vengono pubblicate le
foto sia sui social network che sugli organi d'informazione
istituzionali.
Altra foto dell'orso di Abbateggio |
Oggi è stato il turno di Abbateggio
(Pe), borgo ai piedi della Maiella, dove il Sindaco del paese, nonché
Presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco ha cosi
commentato sul suo profilo di Facebook l'emozionante avvistamento del
plantigrado che è come se avesse voluto salutarlo in qualità di
rappresentante del territorio: “Che emozione incredibile questa
sera! Sulla strada provinciale Margherita d'Austria, in pieno centro
abitato di Abbateggio, tornando dal Comune ho incrociato un orso...
un incontro ravvicinato che mi ha procurato una grandissima
emozione...
È la prima volta che viene avvistato un orso ad Abbateggio, un borgo che per la sua altitudine è a livello collinare, benché alle falde della Majella. Eppure è successo. L'orso ha fatto la sua prima comparsa presentandosi a me, e lo ha fatto sulla Strada Provinciale, quasi a voler dire: ciao Antonio, saluto il sindaco e il presidente della Provincia. Un segno di amicizia, comunque una bella coincidenza”.
È la prima volta che viene avvistato un orso ad Abbateggio, un borgo che per la sua altitudine è a livello collinare, benché alle falde della Majella. Eppure è successo. L'orso ha fatto la sua prima comparsa presentandosi a me, e lo ha fatto sulla Strada Provinciale, quasi a voler dire: ciao Antonio, saluto il sindaco e il presidente della Provincia. Un segno di amicizia, comunque una bella coincidenza”.