lunedì 24 ottobre 2016

ORSO AVVISTATO AD ABBATEGGIO "SALUTA" IL SINDACO PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI MARCO

L'orso bruno avvistato da Di Marco ad Abbateggio
Il più grande mammifero del centro – sud Italia è sicuramente l'orso bruno marsicano (Ursus arctos marsicanus) che è una delle specie autoctone dell'Italia e in particolar modo dell'Abruzzo. Infatti, di questa sottospecie di orso bruno marsicano (Ursus arctos arctos), sopravvivono nella nostra regione, secondo le ultime stime, dai 45 agli 85 esemplari di cui oltre la metà nella subregione della Marsica e nelle aree limitrofe.
Secondo le stime ufficiali ci sarebbero: circa 50 orsi stabili nell'areale centrale del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise; circa 5 esemplari che risiedono nel Parco Regionale del Sirente – Velino; una decina scarsi nel Parco Nazionale della Majella e del Morrone; 2 orsi nella Riserva Naturale Guidata Monte Genzana e Alto Gizio e si ha talvolta una presenza occasionale del plantigrado nel Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga. Altre presenze sicure dell'animale sono state avvistate nelle aree montuose limitrofe all'Abruzzo di regioni confinanti come le Marche, il Lazio e il Molise. Qualcuno sostiene di averlo avvistato anche nell'Appennino marchigiano nella zona di Pesaro ed Urbino e nell'Appennino Lucano al confine fra le Province di Salerno e Potenza, ma queste segnalazioni non avrebbero poi avuto un riscontro certo.
Come si evince da questi dati, l'orso bruno marsicano è un animale ancora a forte rischio estinzione, un animale che è dunque protetto dalle leggi dello Stato e tutelato dal Corpo Forestale. Ma, nonostante ciò non ha subito negli ultimi 45 anni una sensibile crescita numerica, rispetto ad altre specie protette, come ad esempio il lupo appennino che ha ripopolato la dorsale montuosa e continua a crescere, a tal punto che non è più a forte rischio di estinzione.  Per non parlare poi degli  ungulati, come ad esempio Cinghiali, Cervi e Caprioli soprattutto, che sono tornati ad essere in numero elevato in natura. 
L'orso bruno marsicano non è cresciuto sensibilmente numericamente sia perché ha una scarsa capacità riproduttiva, figliando di media una cucciolata (di circa due esemplari) più o meno ogni quattro anni, sia perché è vulnerabile alle malattie avendo un corredo cromosomico debole per via del fatto che sono sempre gli stessi esemplari ad accoppiarsi fra di loro, dato che il marsicano non va a contatto con nessun'altra specie di urside (ciò causa, ad esempio, mortalità nel primo anno di vita del 50% dei cuccioli di media). Infine, perché l'orso bruno nostrano è molto schivo e restio ad avere contatti con l'uomo, in cui vede una minaccia, sia per via del fatto che non di rado avvengono degli investimenti automobilistici anche mortali di questo animale, sia a causa del bracconaggio, piaga che ancora si riesce ad estirpare dai territori dei parchi protetti e dalle aree limitrofe.
Dunque, appare sempre più una rarità, un avvenimento eccezionale vedere un orso  e quando questo succede, non passa inosservato e vengono pubblicate le foto sia sui social network che sugli organi d'informazione istituzionali.
Altra foto dell'orso di Abbateggio
Oggi è stato il turno di Abbateggio (Pe), borgo ai piedi della Maiella, dove il Sindaco del paese, nonché Presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco ha cosi commentato sul suo profilo di Facebook l'emozionante avvistamento del plantigrado che è come se avesse voluto salutarlo in qualità di rappresentante del territorio: “Che emozione incredibile questa sera! Sulla strada provinciale Margherita d'Austria, in pieno centro abitato di Abbateggio, tornando dal Comune ho incrociato un orso... un incontro ravvicinato che mi ha procurato una grandissima emozione...
È la prima volta che viene avvistato un orso ad Abbateggio, un borgo che per la sua altitudine è a livello collinare, benché alle falde della Majella. Eppure è successo. L'orso ha fatto la sua prima comparsa presentandosi a me, e lo ha fatto sulla Strada Provinciale, quasi a voler dire: ciao Antonio, saluto il sindaco e il presidente della Provincia. Un segno di amicizia, comunque una bella coincidenza”.

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